lunedì 29 novembre 2010

Penultima chiamata per Ipv6

Johannes Ullrich di SANS Institute e Vint Cerf, padre del protocollo Ip (e Internet Evangelist presso Google) hanno ancora una volta chiesto di dare l’addio a Ipv4 e passare a Ipv6. Uno dei più accorati appelli giunge, non a caso, a poche settimane dalla fine dell’anno in quanto dall’estate 2011 gli indirizzi Internet saranno tutti esauriti: sono anni che gli esperti di Rete ricordano che i 4,3 miliardi di indirizzi dell’attuale protocollo Ipv4 sono ormai agli sgoccioli. Ma questa volta ci siamo: il dado sarà tratto la prossima estate.
Secondo Butler Group Ipv6 è ancora più sicuro del predecessore. I sistemi operativi Windows 7, OS X e Linux lo abiliteranno di default. Vint Cerf, padre dei protocolli di rete Tcp/Ip, invita a passare a Ipv6 poiché il Web sta affrontando uno dei “periodi più tumultuosi” della storia dal lancio nel 1982.
Ipv6 sarà inoltre critico per i dispositivi mobili e per la cosiddetta ‘Internet delle cose‘. Internet delle cose sarà quando “due calzini saranno dotati di sensori RFID in grado di ‘parlare’ tra loro, reagire alle condizioni ambientali e comunicare l’uno la posizione dell’altro“, grazie alla capacità di interagire autonomamente della rete di sensori. La prossima frontiera dell’advertising online e del Web.
Ipv4, utilizzando da quando Internet è diventato pubblico negli anni ‘80, è stato creato per gestire solo pochi miliardi di indirizzi, mentre l’ipv6 ha spazio per migliaia di miliardi. Negli anni ‘80 non era prevedibile il boom di Internet.
Lo scorso maggio solo l’8 o 9% di indirizzi ipv4 sono liberi. Icann lancia l’allarme da anni, ma ora chiede alle società di spostarsi urgentemente al nuovo standard ipv6 il senza più perdere tempo. L’ultima chiamata era prevista per il 2012, ma il tempo sta scadendo in tempi più rapidi e l’esaurimento di indirizzi Web è dietro l’angolo: ultima chiamata, estate 2011.

Vint Cerf, Google
Vint Cerf, Google

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