venerdì 3 dicembre 2010

Alla ricerca della felicità

Origini, vantaggi, "lati oscuri" e fattori scatenanti di uno degli stati d'animo più misteriosi e desiderati di sempre: siamo nati per essere felici? Come si fa a coltivare il buonumore? E in quali paesi del mondo si è più ottimisti?
(Elisabetta Intini, 25 novembre 2010)

È lunedì mattina, fuori diluvia, avete appena perso l'autobus e in ufficio vi aspetta una seccatura che vi terrà incollati alla scrivania per le prossime 10 ore. Ma se pensate ci sia ben poco da stare allegri vi sbagliate di grosso. Adottare un atteggiamento positivo nonostante tutto vi porterebbe alcuni notevoli vantaggi, come per esempio, una maggiore facilità nel risolvere i problemi e trovare nuove, geniali soluzioni. E anche la salute ne gioverebbe.
Essere felici, lo dice un filone scientifico sempre più accreditato, regala benefici inaspettati. Ma anche alcune seccature: quali sono, se esistono, i "lati oscuri" della felicità? Da quali fattori dipende il buonumore? Ci sono luoghi nel mondo in cui si vive particolarmente spensierati? Felici si nasce, o si diventa? L'allegria si può "allenare"? Ed è proprio vero, o è solo un modo di dire, che la felicità è contagiosa? Nelle prossime pagine cercheremo di trovare una risposta a queste domande attingendo agli ultimi studi scientifici a riguardo. E vi proporremo un test per scoprire se siete davvero felici.

Chuck Norris Texas Ranger onorario

chucknorris

Chuck Norris per anni ha interpretato in TV il ruolo del Texas Ranger Walker, ma ora è diventato davvero un Texas Ranger nella vita reale. È infatti stato nominato ufficialmente membro onorario delle forze dell’ordine texane da parte del governatore del Texas Rick Perry.
La cerimonia per onorare il settantenne campione di arti marziali ed eroe della TV si svolgerà nell’ufficio dei Texas Rangers di Dallas.
Ma Chuck non sarà l’unico della famiglia a essere onorato del titoli di Texas Ranger; sarà infatti affiancato dal fratello minore Aaron Norris, coordinatore delle acrobazie e produttore del telefilm.
Chissà se adesso che appartiene davvero alle forze dell’ordine, continueranno gli scherzi su di lui, come questi:
Durante una catastrofe, se Clark Kent corre dentro una cabina telefonica, è soltanto per telefonare a Chuck Norris.
Quando Chuck Norris va in un night, le ballerine di lap dance gli infilano i dollari nelle mutande.
Se ne volete leggere altre andate su http://welovechucknorris.blogspot.com/

Secret Maryo Chronicles: Splendido Gioco 2D Multipiattaforma



Se la vostra dipendenza da Super Mario non è ancora terminata e siete fans dei giochi classici per computer  ecco un bel gioco da  provare sui vostri sistemi Windows, Linux e  Mac.

Secret Maryo: Un gioco stile classico molto carino

Secret Maryo Chronicles, è un bel gioco open source, bidimensionale con un design e una giocabilità simile ai giochi per computer classici.


Il gioco presenta numerosi livelli ed è in continuo aggiornamento.
Il gioco si presenta in un formato installabile o zip per Windows, può essere impostato su una varietà di sistemi Linux (per esempio Ubuntu, Arch, ecc), e funziona su OS X 10.5 o successivo.

E’ interessante anche l’editor integrato che consente di compiere piccole modifiche come cambiaare il colore di alcuni elementi del gioco e altro ancora.
Tenete presente che nella maggior parte dei casi, la musica di sottofondo dovrà essere scaricata separatamente e aggiunta nella cartella del programma (vedi home del sito)
Provatelo e lasciate un commento se vi è piaciuto.
Scopri anche i migliori portali per scaricare giochi commerciali gratis perchè ormai datati.

La NASA annuncia il ritrovamento di una nuova forma di vita. Terrestre, ma...

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Alieno
 
 
 

 
 
 
 
 
La Nasa ha annunciato la scoperta di una nuova forma di vita caratterizzata da una biochimica completamente nuova e sconosciuta che si nutre di arsenico. Ritrovata in un lago salino della California, potrebbe rivoluzionare  il concetto di vita. Sulla Terra, ma anche altrove.
(Focus.it, 2 dicembre 2010)

Avranno trovato ET? Oppure SETI avrà finalmente captato un segnale di indubbia origine aliena? E la Casa Bianca? Sarà già stata informata? L’annuncio pubblicato oggi sul sito della NASA lasciava ben sperare: una conferenza stampa programmata per le 11.00, ora della costa orientale, nella quale sarebbero state presentate delle evidenze scientifiche destinate a cambiare il nostro modo di cercare la vita extraterrestre. Roba grossa insomma…
E in effetti gli scienziati americani, anche se nemmeno questa volta hanno portato davanti ai media omini verdi o dischi volanti, non hanno deluso le aspettative.

Arsenico... e nuovi batteri
Un team di astrobiologi guidato da Felisa Wolfe-Simon ha isolato per la prima volta nel Mono Lake, un lago salino della California, un microrganismo capace di svilupparsi e riprodursi utilizzando come elemento base l’arsenico al posto del fosforo. La notizia è rivoluzionaria perché il fosforo è uno degli elementi chimici che compone l’ossatura di DNA e RNA, le strutture che portano le informazioni genetiche indispensabili alla vita. Fino a oggi era considerato uno degli elementi indispensabili per tutte le cellule viventi, insieme a carbonio, idrogeno, ossigeno, zolfo e nitrati. Anche la cellula sintetica realizzata qualche mese fa da Craig Venter ha una biochimica fondata su queste sostanze.
«Il concetto di vita si è ampliato» dichiara durante la conferenza stampa Ed Weiler, dirigente dell’ente spaziale americano, «dato che i nostri sforzi sono finalizzati alla ricerca di tracce di vita nel Sistema Solare, ora dobbiamo pensare in modo diverso e considerare la vita come non siamo abituati a fare».
Il fosforo è un elemento fondamentale dell’ATP (adenosina trifosfato), il composto ad alta energia richiesto dalla stragrande maggioranza delle reazioni metaboliche cellulari, e dei fosfolipidi che compongono tutte le membrane cellulari. L’arsenico, chimicamente molto simile al fosforo, è invece tossico per quasi tutte le forme di vita terrestri.
«Sappiamo che alcuni microbi possono respirare arsenico», spiega la Wolfe-Simon «ma ciò che abbiamo trovato qui è del tutto nuovo: questo microrganismo utilizza l’arsenico per costruire parti di se stesso. E se qualcosa sulla Terra può comportarsi in modo così sorprendente, cosa potrebbe succedere su altri pianeti?»

Dieta velenosa
Il nuovo microbo, del ceppo GFAJ-1, appartiene alla famiglia dei Gammaprotobatteri: i ricercatori lo hanno prelevato dal lago e lo hanno "allevato" in laboratorio eliminando progressivamente dal suo ambiente il fosforo fino a somministrargli esclusivamente arsenico. E il batterio sembra aver apprezzato, visto che ha continuato a crescere e riprodursi. Le analisi hanno indicato che il veleno veniva utilizzato per sintetizzare gli elementi costitutivi di nuove cellule di GFAJ-1.
Il punto chiave della ricerca è stato capire se l’arsenico veniva effettivamente incorporato nel batterio: con grande sorpresa degli scienziati, molecole di arsenico sono state trovate nel DNA del microrganismo al posto del fosforo.

C'è chi dice no
La notizia ha sollevato un gran polverone in tutta la comunità scientifica: Steve Benner, un chimico della Foundation for Applied Molecular Evolution di Gainsville (Florida) ha dichiarato a New Scientist di non essere convinto della validità dei risultati della ricerca: «Per analizzare il DNA del batterio avrebbero dovuto metterlo a bagno in un gel a base di acqua, che avrebbe rapidamente dissolto ogni molecola di arsenico».
E anche Robert Shapiro della New York University, uno dei massimi esperti mondiali su DNA e origini della vita, si mostra scettico: «Molti esperti sono concordi nel ritenere che questi microrganismi non siano poi così strani» ha spiegato al Wall Street Journal , «sono solo dei cugini di forme di vita ben note [gli organismi estremofili, ndr], con abitudini singolari».

Apple brevetta il 3D di gruppo senza occhiali

apple3dstore

Ormai è solo questione di giorni e Toshiba lancerà i primi modelli di TV glasses-less: dei limiti di questa tecnologia abbiamo parlato ampiamente in passato, dalla posizione di visione così poco flessibile alle dimensioni estremamente ridotte degli schermi compatibili, per non parlare dei prezzi quasi proibitivi; del suo futuro, però, si sa poco o nulla, eccezion fatta per la nuova console portatile di Nintendo, il 3DS, il cui esordio è previsto per la primavera del 2011. Allo stesso modo, negli ultimi mesi stiamo assistendo all'evoluzione dell'iOS 4 e della Apple TV di terza generazione, ma tra iPhone, iPad e Cinema Display del 3D non c'è neppure l'ombra, nonostante l'estrema attenzione del marchio della mela verso tutto ciò che è trendy.
In verità, l'avevamo già ipotizzato: se fosse proprio l'autostereoscopia la grande novità nei prossimi prodotti Apple? E' vero, ci abbiamo fatto il callo alle sorprese di Steve Jobs, ma il dettaglio più curioso è che questo progetto giace impolverato da anni negli archivi degli uffici di Cupertino, poiché il brevetto in questione risale addirittura al lontano 2006 ed i ricercatori hanno avuto parecchio tempo per perfezionarlo. Ancor più interessante è che questo sistema dovrebbe essere completamente diverso da tutti quelli visti finora, in particolare perché consentirebbe una visione più confortevole in gruppo ed anche da posizioni non necessariamente ottimali. Il suo funzionamento è alquanto complesso: ci sono uno schermo, che, come nel caso di Toshiba, è coperto da microlenti trasparenti, un proiettore speciale, un sensore luminoso ed una sorta di webcam 3D; in questo modo, viene rilevata con precisione la posizione dei corpi degli spettatori - un po' come accade con il controller Kinect - e questa informazione consente, poi, di elaborare l'angolo di proiezione migliore affinché tutti riescano a percepire l'illusione, persino spostandosi all'interno della stanza.
Semplicità d'uso, assenza di occhiali, libertà di movimento ed esperienza tridimensionale di gruppo: i pregi di questa tecnologia sembrano innumerevoli; se ad essi uniamo il design, che certamente Apple curerà maniacalmente, e la qualità costruttiva, che da sempre la contraddistingue, allora il successo è servito. Ma attenzione, non è tutto oro quello che luccica: nel progetto viene indicato espressamente un apposito proiettore e proprio questo potrebbe essere l'ostacolo insormontabile che ad oggi ne ha impedito il lancio e che ha fatto sì che nessuno ne abbia ancora parlato, ad esempio, in riferimento all'iPhone 5G. Un sistema di questo tipo farebbe gola solo alle sale cinematografiche e queste non rientrano affatto nel target abituale della casa di Cupertino. Nonostante gli sforzi, quindi, il futuro delle TV glass-free rimane ancora incerto, ma la voglia di accantonare una volta per tutte gli occhiali 3D è davvero tanta...

Mosè separò le acque. E la scienza spiega come

Un team di ricercatori americani ha spiegato scientificamente  uno degli eventi più antichi e misteriosi della storia: la separazione delle acque del Mar Rosso compiuta da Mosè e raccontata nella Bibbia.
(Focus.it, 24 settembre 2010)


La divisione delle acque del Mar Rosso descritta nell’Antico Testamento, operata da Mosè per portare in salvo gli Israeliti inseguiti dagli Egiziani, potrebbe non essere stata un miracolo divino ma… atmosferico.
È questa la singolare, e forse per alcuni blasfema, conclusione alla quale sono arrivati i ricercatori dell’Università del Colorado e del National Centre for Atmospheric Research. Gli scienziati hanno utilizzato una complessa simulazione computerizzata per ricostruire i venti e i moti ondosi che avrebbero dato origine alla lingua di terra asciutta utilizzata dal Popolo Eletto per mettersi in salvo dai loro inseguitori.

La Bibbia ha quasi ragione

Secondo Carl Drews e i suoi collaboratori il luogo dell’incredibile evento non sarebbe però il Mar Rosso, ma un luogo situato più a nord, sul delta del Nilo, nei pressi del Mediterraneo: il lago Manzala.
«I risultati della simulazione coincidono quasi perfettamente con il racconto dell’Esodo» spiega Drews. Un forte vento proveniente da est levatosi durante la notte potrebbe aver respinto indietro le acque di una laguna per uno tempo sufficiente a permettere il passaggio del popolo di Mosè, per poi richiudersi sopra la cavalleria del Faraone.

Dal meccanico le ibride costano come le auto a benzina

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Le automobili ibride fanno sempre più notizia: stando alle previsioni, il 2011 sarà il loro anno, grazie ai nuovi modelli che si affacciano sul mercato. Mantenerle costa tanto oppure no?
Ibrido 2011 - Con il cambio di data arriverà il nuovo modello di Toyota Prius ibrida e anche Honda proporrà una nuova automobile per il segmento B, la Honda Jazz Hybrid. Ma con l'arrivo di nuovi o rinnovati modelli ibridi, in molti si chiedono se la spesa vale l'impresa, dato che i costi di uso e manutenzione delle automobili ibride sono ritenuti piuttosto alti.
Ricerca sulla Prius - Un'analisi americana svela però che si tratta di una leggenda urbana: in USA sono diffusi i modelli di automobili ibride, tra cui primeggia la Toyota Prius, ormai da un decennio. La piccola ibrida di Toyota è stata venduta in circa 900.000 esemplari, per cui è possibile individuare qualche parametro.
Questione batterie - Molte delle Prius circolanti in USA, soprattutto i vecchi modelli, hanno un chilometraggio di 150.000 miglia e stanno ancora utilizzando le vecchie batterie originali al nickel. Il costo medio per sostituire le batterie, in caso di bisogno, negli Stati Uniti si aggira intorno ai 3000 dollari, ma è possibile intervenire sul pacco batterie della Prius anche spendndo di meno, ad esempio cambiando solo alcune celle al posto del pacco completo.
Analisi meccanica - Un altro dato da analizzare sono i costi per freni e olio: i freni in genere tendono a durare di più, dato che vengono supportati dal sistema elettro-assistito e, almeno in teoria, il motore elettrico consente di ridurre i cambi dell'olio, dato che il motore a scoppio viene utilizzato per minor tempo. E, anche il consumo del carburante, per effetto dell'uso ibrido, incide notevolmente meno rispetto alle automobili in versione normale.