venerdì 3 dicembre 2010

Alla ricerca della felicità

Origini, vantaggi, "lati oscuri" e fattori scatenanti di uno degli stati d'animo più misteriosi e desiderati di sempre: siamo nati per essere felici? Come si fa a coltivare il buonumore? E in quali paesi del mondo si è più ottimisti?
(Elisabetta Intini, 25 novembre 2010)

È lunedì mattina, fuori diluvia, avete appena perso l'autobus e in ufficio vi aspetta una seccatura che vi terrà incollati alla scrivania per le prossime 10 ore. Ma se pensate ci sia ben poco da stare allegri vi sbagliate di grosso. Adottare un atteggiamento positivo nonostante tutto vi porterebbe alcuni notevoli vantaggi, come per esempio, una maggiore facilità nel risolvere i problemi e trovare nuove, geniali soluzioni. E anche la salute ne gioverebbe.
Essere felici, lo dice un filone scientifico sempre più accreditato, regala benefici inaspettati. Ma anche alcune seccature: quali sono, se esistono, i "lati oscuri" della felicità? Da quali fattori dipende il buonumore? Ci sono luoghi nel mondo in cui si vive particolarmente spensierati? Felici si nasce, o si diventa? L'allegria si può "allenare"? Ed è proprio vero, o è solo un modo di dire, che la felicità è contagiosa? Nelle prossime pagine cercheremo di trovare una risposta a queste domande attingendo agli ultimi studi scientifici a riguardo. E vi proporremo un test per scoprire se siete davvero felici.

Chuck Norris Texas Ranger onorario

chucknorris

Chuck Norris per anni ha interpretato in TV il ruolo del Texas Ranger Walker, ma ora è diventato davvero un Texas Ranger nella vita reale. È infatti stato nominato ufficialmente membro onorario delle forze dell’ordine texane da parte del governatore del Texas Rick Perry.
La cerimonia per onorare il settantenne campione di arti marziali ed eroe della TV si svolgerà nell’ufficio dei Texas Rangers di Dallas.
Ma Chuck non sarà l’unico della famiglia a essere onorato del titoli di Texas Ranger; sarà infatti affiancato dal fratello minore Aaron Norris, coordinatore delle acrobazie e produttore del telefilm.
Chissà se adesso che appartiene davvero alle forze dell’ordine, continueranno gli scherzi su di lui, come questi:
Durante una catastrofe, se Clark Kent corre dentro una cabina telefonica, è soltanto per telefonare a Chuck Norris.
Quando Chuck Norris va in un night, le ballerine di lap dance gli infilano i dollari nelle mutande.
Se ne volete leggere altre andate su http://welovechucknorris.blogspot.com/

Secret Maryo Chronicles: Splendido Gioco 2D Multipiattaforma



Se la vostra dipendenza da Super Mario non è ancora terminata e siete fans dei giochi classici per computer  ecco un bel gioco da  provare sui vostri sistemi Windows, Linux e  Mac.

Secret Maryo: Un gioco stile classico molto carino

Secret Maryo Chronicles, è un bel gioco open source, bidimensionale con un design e una giocabilità simile ai giochi per computer classici.


Il gioco presenta numerosi livelli ed è in continuo aggiornamento.
Il gioco si presenta in un formato installabile o zip per Windows, può essere impostato su una varietà di sistemi Linux (per esempio Ubuntu, Arch, ecc), e funziona su OS X 10.5 o successivo.

E’ interessante anche l’editor integrato che consente di compiere piccole modifiche come cambiaare il colore di alcuni elementi del gioco e altro ancora.
Tenete presente che nella maggior parte dei casi, la musica di sottofondo dovrà essere scaricata separatamente e aggiunta nella cartella del programma (vedi home del sito)
Provatelo e lasciate un commento se vi è piaciuto.
Scopri anche i migliori portali per scaricare giochi commerciali gratis perchè ormai datati.

La NASA annuncia il ritrovamento di una nuova forma di vita. Terrestre, ma...

Ingrandisci la foto

Alieno
 
 
 

 
 
 
 
 
La Nasa ha annunciato la scoperta di una nuova forma di vita caratterizzata da una biochimica completamente nuova e sconosciuta che si nutre di arsenico. Ritrovata in un lago salino della California, potrebbe rivoluzionare  il concetto di vita. Sulla Terra, ma anche altrove.
(Focus.it, 2 dicembre 2010)

Avranno trovato ET? Oppure SETI avrà finalmente captato un segnale di indubbia origine aliena? E la Casa Bianca? Sarà già stata informata? L’annuncio pubblicato oggi sul sito della NASA lasciava ben sperare: una conferenza stampa programmata per le 11.00, ora della costa orientale, nella quale sarebbero state presentate delle evidenze scientifiche destinate a cambiare il nostro modo di cercare la vita extraterrestre. Roba grossa insomma…
E in effetti gli scienziati americani, anche se nemmeno questa volta hanno portato davanti ai media omini verdi o dischi volanti, non hanno deluso le aspettative.

Arsenico... e nuovi batteri
Un team di astrobiologi guidato da Felisa Wolfe-Simon ha isolato per la prima volta nel Mono Lake, un lago salino della California, un microrganismo capace di svilupparsi e riprodursi utilizzando come elemento base l’arsenico al posto del fosforo. La notizia è rivoluzionaria perché il fosforo è uno degli elementi chimici che compone l’ossatura di DNA e RNA, le strutture che portano le informazioni genetiche indispensabili alla vita. Fino a oggi era considerato uno degli elementi indispensabili per tutte le cellule viventi, insieme a carbonio, idrogeno, ossigeno, zolfo e nitrati. Anche la cellula sintetica realizzata qualche mese fa da Craig Venter ha una biochimica fondata su queste sostanze.
«Il concetto di vita si è ampliato» dichiara durante la conferenza stampa Ed Weiler, dirigente dell’ente spaziale americano, «dato che i nostri sforzi sono finalizzati alla ricerca di tracce di vita nel Sistema Solare, ora dobbiamo pensare in modo diverso e considerare la vita come non siamo abituati a fare».
Il fosforo è un elemento fondamentale dell’ATP (adenosina trifosfato), il composto ad alta energia richiesto dalla stragrande maggioranza delle reazioni metaboliche cellulari, e dei fosfolipidi che compongono tutte le membrane cellulari. L’arsenico, chimicamente molto simile al fosforo, è invece tossico per quasi tutte le forme di vita terrestri.
«Sappiamo che alcuni microbi possono respirare arsenico», spiega la Wolfe-Simon «ma ciò che abbiamo trovato qui è del tutto nuovo: questo microrganismo utilizza l’arsenico per costruire parti di se stesso. E se qualcosa sulla Terra può comportarsi in modo così sorprendente, cosa potrebbe succedere su altri pianeti?»

Dieta velenosa
Il nuovo microbo, del ceppo GFAJ-1, appartiene alla famiglia dei Gammaprotobatteri: i ricercatori lo hanno prelevato dal lago e lo hanno "allevato" in laboratorio eliminando progressivamente dal suo ambiente il fosforo fino a somministrargli esclusivamente arsenico. E il batterio sembra aver apprezzato, visto che ha continuato a crescere e riprodursi. Le analisi hanno indicato che il veleno veniva utilizzato per sintetizzare gli elementi costitutivi di nuove cellule di GFAJ-1.
Il punto chiave della ricerca è stato capire se l’arsenico veniva effettivamente incorporato nel batterio: con grande sorpresa degli scienziati, molecole di arsenico sono state trovate nel DNA del microrganismo al posto del fosforo.

C'è chi dice no
La notizia ha sollevato un gran polverone in tutta la comunità scientifica: Steve Benner, un chimico della Foundation for Applied Molecular Evolution di Gainsville (Florida) ha dichiarato a New Scientist di non essere convinto della validità dei risultati della ricerca: «Per analizzare il DNA del batterio avrebbero dovuto metterlo a bagno in un gel a base di acqua, che avrebbe rapidamente dissolto ogni molecola di arsenico».
E anche Robert Shapiro della New York University, uno dei massimi esperti mondiali su DNA e origini della vita, si mostra scettico: «Molti esperti sono concordi nel ritenere che questi microrganismi non siano poi così strani» ha spiegato al Wall Street Journal , «sono solo dei cugini di forme di vita ben note [gli organismi estremofili, ndr], con abitudini singolari».

Apple brevetta il 3D di gruppo senza occhiali

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Ormai è solo questione di giorni e Toshiba lancerà i primi modelli di TV glasses-less: dei limiti di questa tecnologia abbiamo parlato ampiamente in passato, dalla posizione di visione così poco flessibile alle dimensioni estremamente ridotte degli schermi compatibili, per non parlare dei prezzi quasi proibitivi; del suo futuro, però, si sa poco o nulla, eccezion fatta per la nuova console portatile di Nintendo, il 3DS, il cui esordio è previsto per la primavera del 2011. Allo stesso modo, negli ultimi mesi stiamo assistendo all'evoluzione dell'iOS 4 e della Apple TV di terza generazione, ma tra iPhone, iPad e Cinema Display del 3D non c'è neppure l'ombra, nonostante l'estrema attenzione del marchio della mela verso tutto ciò che è trendy.
In verità, l'avevamo già ipotizzato: se fosse proprio l'autostereoscopia la grande novità nei prossimi prodotti Apple? E' vero, ci abbiamo fatto il callo alle sorprese di Steve Jobs, ma il dettaglio più curioso è che questo progetto giace impolverato da anni negli archivi degli uffici di Cupertino, poiché il brevetto in questione risale addirittura al lontano 2006 ed i ricercatori hanno avuto parecchio tempo per perfezionarlo. Ancor più interessante è che questo sistema dovrebbe essere completamente diverso da tutti quelli visti finora, in particolare perché consentirebbe una visione più confortevole in gruppo ed anche da posizioni non necessariamente ottimali. Il suo funzionamento è alquanto complesso: ci sono uno schermo, che, come nel caso di Toshiba, è coperto da microlenti trasparenti, un proiettore speciale, un sensore luminoso ed una sorta di webcam 3D; in questo modo, viene rilevata con precisione la posizione dei corpi degli spettatori - un po' come accade con il controller Kinect - e questa informazione consente, poi, di elaborare l'angolo di proiezione migliore affinché tutti riescano a percepire l'illusione, persino spostandosi all'interno della stanza.
Semplicità d'uso, assenza di occhiali, libertà di movimento ed esperienza tridimensionale di gruppo: i pregi di questa tecnologia sembrano innumerevoli; se ad essi uniamo il design, che certamente Apple curerà maniacalmente, e la qualità costruttiva, che da sempre la contraddistingue, allora il successo è servito. Ma attenzione, non è tutto oro quello che luccica: nel progetto viene indicato espressamente un apposito proiettore e proprio questo potrebbe essere l'ostacolo insormontabile che ad oggi ne ha impedito il lancio e che ha fatto sì che nessuno ne abbia ancora parlato, ad esempio, in riferimento all'iPhone 5G. Un sistema di questo tipo farebbe gola solo alle sale cinematografiche e queste non rientrano affatto nel target abituale della casa di Cupertino. Nonostante gli sforzi, quindi, il futuro delle TV glass-free rimane ancora incerto, ma la voglia di accantonare una volta per tutte gli occhiali 3D è davvero tanta...

Mosè separò le acque. E la scienza spiega come

Un team di ricercatori americani ha spiegato scientificamente  uno degli eventi più antichi e misteriosi della storia: la separazione delle acque del Mar Rosso compiuta da Mosè e raccontata nella Bibbia.
(Focus.it, 24 settembre 2010)


La divisione delle acque del Mar Rosso descritta nell’Antico Testamento, operata da Mosè per portare in salvo gli Israeliti inseguiti dagli Egiziani, potrebbe non essere stata un miracolo divino ma… atmosferico.
È questa la singolare, e forse per alcuni blasfema, conclusione alla quale sono arrivati i ricercatori dell’Università del Colorado e del National Centre for Atmospheric Research. Gli scienziati hanno utilizzato una complessa simulazione computerizzata per ricostruire i venti e i moti ondosi che avrebbero dato origine alla lingua di terra asciutta utilizzata dal Popolo Eletto per mettersi in salvo dai loro inseguitori.

La Bibbia ha quasi ragione

Secondo Carl Drews e i suoi collaboratori il luogo dell’incredibile evento non sarebbe però il Mar Rosso, ma un luogo situato più a nord, sul delta del Nilo, nei pressi del Mediterraneo: il lago Manzala.
«I risultati della simulazione coincidono quasi perfettamente con il racconto dell’Esodo» spiega Drews. Un forte vento proveniente da est levatosi durante la notte potrebbe aver respinto indietro le acque di una laguna per uno tempo sufficiente a permettere il passaggio del popolo di Mosè, per poi richiudersi sopra la cavalleria del Faraone.

Dal meccanico le ibride costano come le auto a benzina

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Le automobili ibride fanno sempre più notizia: stando alle previsioni, il 2011 sarà il loro anno, grazie ai nuovi modelli che si affacciano sul mercato. Mantenerle costa tanto oppure no?
Ibrido 2011 - Con il cambio di data arriverà il nuovo modello di Toyota Prius ibrida e anche Honda proporrà una nuova automobile per il segmento B, la Honda Jazz Hybrid. Ma con l'arrivo di nuovi o rinnovati modelli ibridi, in molti si chiedono se la spesa vale l'impresa, dato che i costi di uso e manutenzione delle automobili ibride sono ritenuti piuttosto alti.
Ricerca sulla Prius - Un'analisi americana svela però che si tratta di una leggenda urbana: in USA sono diffusi i modelli di automobili ibride, tra cui primeggia la Toyota Prius, ormai da un decennio. La piccola ibrida di Toyota è stata venduta in circa 900.000 esemplari, per cui è possibile individuare qualche parametro.
Questione batterie - Molte delle Prius circolanti in USA, soprattutto i vecchi modelli, hanno un chilometraggio di 150.000 miglia e stanno ancora utilizzando le vecchie batterie originali al nickel. Il costo medio per sostituire le batterie, in caso di bisogno, negli Stati Uniti si aggira intorno ai 3000 dollari, ma è possibile intervenire sul pacco batterie della Prius anche spendndo di meno, ad esempio cambiando solo alcune celle al posto del pacco completo.
Analisi meccanica - Un altro dato da analizzare sono i costi per freni e olio: i freni in genere tendono a durare di più, dato che vengono supportati dal sistema elettro-assistito e, almeno in teoria, il motore elettrico consente di ridurre i cambi dell'olio, dato che il motore a scoppio viene utilizzato per minor tempo. E, anche il consumo del carburante, per effetto dell'uso ibrido, incide notevolmente meno rispetto alle automobili in versione normale.

Da LG il primo lettore Blu-Ray con il WiFi

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Il salotto di casa è affollato dai tanti gadget elettronici? La coreana LG ha pensato come risolvere la questione, riassumendone due in uno. LG ha annunciato il primo player Blu-ray che include la connessione Wi-Fi Direct.

“Basta cavi e collegamenti difficili in salotto”
Streaming dal lettore - Si chiama BD690 e permette di gustarsi gli streaming, via wireless, senza avere un device come media streamer dedicato. Il nuovo gingillo di LG è il primo Blu-ray player al mondo con una connessione Wi-Fi Direct, che permette di inviare senza fili i dati ad altri device dotati di Wi-Fi, senza intermediari.
Contenuti in alta definizione - Per ora si tratta solo di un annuncio, non esistono infatti date di uscita, prezzi o caratteristiche del prodotto in dettaglio. Comunque il lettore annunciato da LG è un interessante precursore del futuro: la connessione Wi-Fi Direct, che in pratica è un'evoluzione del Wi-Fi tradizionale, permette infatti di inviare verso qualsiasi dispositivo Wi-Fi presente in casa i contenuti video e audio in Full HD. E questa tecnologia potrebbe presto archiviare l'ormai “vecchio” collegamento senza fili Bluetooth.

Google cambia le regole per battere i venditori imbroglioni

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Cosa non si inventa per scalare le classifiche dei risultati di ricerca di Google. Ci sono negozi online che arrivano addirittura a insultare i clienti per migliorare la propria visibilità. Così Mountain View ritocca l’algoritmo di ranking per bloccarli.

“L’algoritmo di Google adesso riconosce le critiche positive e negative su un negozio online”
Basta insulti! - La decisione di modificare l’algoritmo responsabile del ranking dei risultati di una ricerca nasce da un articolo pubblicato domenica scorsa sul New York Times riguardo alla vicenda di Vitaly Borker, un venditore di occhiali online con sede a Brooklyn. L'uomo, senza mezzi termini, aveva dichiarato di aggredire e spaventare i clienti del suo sito DecorMyEyes.com di proposito perché tutta questa “pubblicità” negativa non faceva altro che migliorare la sua visibilità sul motore di ricerca di Mountain View. Google ha così deciso di modificare l’algoritmo in modo da discriminare tra critiche positive e negative penalizzando negozianti online senza scrupoli come Mr Borker.
Molestie e stalking – La goccia che ha fatto traboccare il vaso è il calvario subito da Clarabella Rodriguez che aveva comprato un paio di occhiali e di lenti a contatto su DecorMyEyes nel mese di luglio. Non soddisfatta dell’acquisto, ha cercato di ottenere un rimborso rimediando però solo minacce da parte di Borker. Minacce reali! Borker, infatti, non si è limitato a risponderle male, ma ha iniziato a telefonarle e mandarle e-mail intimidatorie tramite lo pseudonimo Tony Russo. Le scriveva che stava giocando con il fuoco e che si sarebbe scottata, oppure le spediva foto della sua abitazione mettendola in guardia con un minaccioso “ti tengo d’occhio”. Clarabella Rodriguez si è rivolta alla Polizia che il 27 ottobre ha arrestato Borker con l'accusa di molestie aggravate e stalking. Il processo inizierà il prossimo 22 dicembre.

Ragazzo australiano sposa il suo cane

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Joseph Guiso, giovane australiano della cittadina di Toowoomba è convolato a nozze... ma probabilmente la notizia non avrebbe fatto il giro del mondo se la fortunata non fosse stata un cane.
Guiso ha infatti sposato Honey, un labrador femmina, sua compagna a quattro zampe da cinque anni. La cerimonia è stata celebrata al tramonto nel Laurel Bank Park, al cospetto dei trenta più cari amici e famigliari della coppia; il tutto ovviamente dopo una passeggiata pomeridiana per i bisognini della sposa.
«Sei la mia migliore amica e rendi migliore ogni parte delle mie giornate», ha detto lo sposo nel suo giuramento. Lei invece non ha detto nulla che potesse assomigliare a un sì.
E Guiso ha annunciato, tranquillizzando i presenti: «Non c’è niente di sessuale, è solo amore puro». E il viaggio di nozze sarà in uno dei parchi della città.
Certo che la gente è strana! Cosa ne pensata?

My 190: per avere credito e soglie sotto controllo!

my190

Scarica, installa ed effettua il login. La semplicità d’uso di quest’applicativo sviluppato da Vodafone è uno dei suoi maggiori lati positivi.
Grazie all’applicazione My 190 potrai tenere sempre sotto controllo il tuo credito residuo qualora tu abbia una sim con piano ricaricabile oppure qualora tu abbia un abbonamento avrai a tua disposizione la funzione infoconto.
La parte più interessante deve ancora arrivare, infatti grazie a My 190 potrai anche controllare i contatori delle promozioni (voce, sms, internet) che hai attivato sul tuo numero così da non correre il rischio di superare il limite ed avere brutte sorprese proprio come sul sito http://www.vodafone.it
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Quante volte ti è capitato di cercare un negozio Vodafone ma di non riuscirne mai a trovare uno vicino a te? Ora grazie alla sezione “Trova Negozio” potrai visualizzare sulla cartina i negozi più vicini a te senza perdere tempo prezioso.
Non vi resta che accedere con le vostre credenziali per avere tutto il mondo Vodafone nelle vostre mani!
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Arriva l’impronta digitale del tuo smartphone!

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Con il passare degli anni sta diventando sempre più difficile tener traccia delle attività di navigazione degli utenti per gli scopi pubblicitari.
Attualmente per raccogliere informazioni sulla navigazione degli utenti vengono sfruttati i Cookies ma hanno la particolarità di poter essere facilmente bloccati dagli utenti, e con la crescente popolarità della navigazione del web attraverso l’uso degli smartphone sta diventando sempre più difficile tener traccia delle abitudini dei naviganti.
David Norris, fondatore della BlueCava Inc, sta raccogliendo l’equivalente delle impronte digitali di ogni cellulare, computer, TV e console nel mondo, con l’idea di vendere le informazioni raccolte agli inserzionisti interessati ad avere dati precisi e dettagliati!
Vi domanderete che fine ha fatto la privacy, sembra per il momento sia tutto legale ma la FTC (Federal Trade Commission) prevede di rilasciare quanto prima un rapporto “do-not-track” per tutelare tutti i naviganti del web.
Norris, tuttavia e di tutt’altro avviso, infatti lui crede che l’utilizzo di questa nuova tecnologia si un passo avanti per conoscere meglio le preferenze degli utenti sarà utile alle grandi società per sviluppare e produrre prodotti di massimo interesse evitando flop e per creare campagne pubblicitarie ad-hoc!
La BlueCava stima per il 2012 di poter avere oltre 1 miliardo di dispositivi registrati nei suoi archivi!

Microbi all'arsenico allargano i confini della vita

Felisa-Wolfe-Simon

È una scoperta di astrobiologia che ha dell’incredibile: la Nasa ha isolato un batterio “alieno” che si nutre di arsenico. È la dimostrazione dell’esistenza di forme di vita diverse dalla nostra e in grado di sopravvivere in ambienti per noi assolutamente “off limits”.

“Un batterio alieno che presenta la più alta concentrazione di arsenico al mondo”

Alieni tra noi - Il batterio “alieno”, all’anagrafe GFAJ-1, appartiene alla Halomonadaceae della classe Gamma Proteobacteria. I ricercatori della Nasa l’hanno pescato sui fondali del lago Mono Lake del Parco nazionale Yosemite in California che presenta la maggiore concentrazione di arsenico al mondo. È alieno nel senso che è in grado di vivere in condizioni praticamente inospitali per gli esseri umani e la maggior parte degli organismi terrestri.

Veleno vitale - I ricercatori dell'Istituto di astrobiologia della Arizona State University, guidati da Felisa Wolfe-Simon, hanno modificato il batterio in laboratorio aumentando ulteriormente la quantità di arsenico nel terreno di coltura fino a trasformarli in microrganismi completamente dipendenti dal veleno. Il batterio GFAJ-1 non solo è in grado di sopravvivere all'arsenico, ma anche di inglobarlo all'interno della sua struttura cellulare, sostituendolo al fosforo che, com’è noto, fa parte integrante della struttura del Dna. La ricerca finanziata dalla Nasa è stata pubblicata in questi giorni sulla rivista Science.

Oltre la vita - Se credevamo che la vita fino dipendesse da una serie di elementi chimici quali carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno, zolfo e fosforo, questa scoperta scombussola completamente le nostre certezze. I ricercatori dell'Istituto di Astrobiologia della Nasa ritengono che sia la dimostrazione che la vita potrebbe trovarsi anche su altri pianeti per noi completamente “off limits” come il gelo dei deserti di Marte, le tempeste di acido solforico di Venere, i gas del’atmosfera di Giove e i mari di metano di Saturno.

Portaerei in vendita online

portaerei_inglese

Dopo il modellino a grandezza naturale dello Space Shuttle, Jack scova online un altro grande prodotto da acquistare: una portaerei britannica in disuso.

“Un’asta curiosa sul Web: puoi comprare una nave della marina inglese”
Idea regalo - Secondo quanto riporta Time Magazine l’idea regalo delle prossime vacanze la suggerisce nientemeno che la Marina Britannica, che ha messo in vendita la portaerei HMS Invincible su un sito di acquisti online simile ad eBay. Si tratta di una gigantesca nave da guerra che ha servito sua Maestà durante 25 anni di onorato servizio: tra il 1980 e il 2005.
Protagonista della storia - La nave da guerra ha partecipato ai maggiori eventi bellici e storici in cui è stata coinvolta la Gran Bretagna: dalle Falklands dell’epoca Tatcher, alla crisi dei Balcani degli anni ’90, alle campagne contro l’Iraq. La nave è stata ritrutturata in parte durante il 2004 ma ha concluso il suo servizio nel 2005, con la speranza di “riattivarla” entro i successivi 18 mesi.
Non più in uso - Purtroppo però è stata in parte cannibalizzata per riparare altre navi inglesi: ha donato le sue parti meccaniche, pompe e macchine motori ad altre imbarcazioni belliche. Per gli interessati, sul sito in questione, si può inserire l’offerta per l’asta e aggiungere la nave al proprio carrello.

giovedì 2 dicembre 2010

Il thriller italiano per smartphone e Facebook

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Si chiama “Social Killer” ed è un romanzo che si sviluppa su smartphone e social network: si legge sul cellulare, si interagisce con i protagonisti via Facebook e si scoprono gli indizi su un sito dedicato.

“Social Killer è scaricabile gratuitamente dal 6 ottobre”
Idea di un tecnologo - L'idea è di Vito di Bari: scrittore, esperto di innovazione e docente universitario, che ha progettato il primo romanzo multipiattaforma: sul web, su facebook e sul cellulare. Si tratta di un thriller a puntate, per un totale di 108 capitoli, con cui si entra nella storia in prima persona e si interagisce con i personaggi, che sono persone reali e rispondono, via Facebook, ad ogni curiosità o dilemma del lettore, così che possa contribuire alla soluzione del mistero.
La trama - La premessa da cui parte l'esperimento letterario sono le diverse modalità con cui è possibile entrare nella vita altrui, per mezzo dei social network e non sempre con buone intenzioni. La storia è ambientata a Milano: durante l'estate del 2010 vengono uccise, con il medesimo rituale, due ragazze. L'assassino è un serial killer che si muove nella Rete: abborda le sue vittime in un social network, dove si incrociano le vite dei tre personaggi: Chiara, Deborah e Marco, studenti universitari che vivono in uno scenario della metropoli meneghina fatto di locali, moda e finanza. La polizia, con l'aiuto di un esperto di comportamenti sociali, è alla ricerca dell'assassino: è una lotta contro il tempo e il lettore può contribuire alla cattura.
Come si scarica - Il libro sarà disponibile dal 6 ottobre in download gratuito: su iTunes si scarica l'applicazione Social Killer per iPhone e iPod Touch e, ai soli costi di connessione, i capitoli. Mentre i clienti Vodafone possono inviare un SMS con la parola KILLER al numero 4887700: l'operatore invia tre link a settimana con cui scaricare, ai soli costi di connessione, i capitoli sul cellulare. Le informazioni sul romanzo e i link alle pagine Facebook dei protagonisti saranno invece disponibili su www.datebook.it

Metti a dieta il tuo PC

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Il tuo computer è lento? La colpa è di tutte quelle applicazioni che “divorano” inutilmente tutta la sua potenza. SlimComputer è un programma gratuito che fa piazza pulita del “superfluo” per farlo di nuovo correre come una scheggia.

“SlimComputer è gratuito e funziona con Windows 7, Vista e XP”

Fai pulizia! - Dai, potrebbe anche non essere colpa tua se il tuo computer va come una lumaca. Spesso, anche appena comprato, il produttore lo riempie di programmi e programmini che servono (in teoria) per farti fare un’infinità di cose, ma che in realtà non fanno che rallentarlo a dismisura. E spesso si tratta di versioni dimostrative che scadono dopo poco e che restano lì a sprecare ricorse. SlimComputer è un programma completamente gratuito che, in pochi clic, ti permette di aumentare le prestazioni del tuo Pc sbarazzandoti di tutto quello che non è “vitale” per la tua sopravvivenza digitale. E chi l’ha provato dice che funziona davvero alla grande.

Più potenza al tuo PC – Niente paura, SlimComputer non è uno strumento che inizia a cancellare applicazioni qua e là di sua iniziativa: sei tu che gestisci le operazioni. SlimComputer, compatibile con Windows 7, Vista e XP, passa al setaccio il computer alla ricerca di tutte le applicazioni installate e seleziona quei programmi che, a suo parere, rallentano le prestazioni. SlimComputer non prende di mira solo le applicazioni, ma anche le varie toolbar, i collegamenti di avvio veloce e i programmi che si avviano insieme a Windows. Il suo giudizio, inoltre, è aggiornato in tempo reale grazie alle informazioni raccolte online. Lui ti dice cosa va fatto per migliorare la situazione e a te spetta il compito di decidere cosa rimuovere. Il vantaggio è che puoi tornare sui tuoi passi in ogni momento grazie al pulsante “restore”.

Vuoi dimagrire? Ecco l'hi-tech che ti incoraggia

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Il potere della visualizzazione! È il concetto alla base di “Empower Me Photo”, un servizio web che altera le tue foto facendoti perdere (digitalmente) quegli odiosi chili di troppo. Chissà se aiuta davvero a tornare in forma…

“Immaginarti magro rappresenta uno stimolo a perdere quei chili di troppo”
La forza dell’inconscio – La visualizzazione creativa non è un concetto nuovo: inviamo messaggi mirati al nostro subconscio in modo da modificare le abitudini che consideriamo negative per trasformarle in positive. Oppure visualizziamo obiettivi che vogliamo raggiungere, un nuovo lavoro o la casa dei nostri sogni, come se fossero già una realtà. Lo stesso concetto è alla base di “Empower Me Photo”: ti vedi magro e scatta lo stimolo a perdere peso.
Che figurino! – Basta caricare una propria foto sul sito e “Empower Me Photo” ti trasforma in un “figurino”. Diciamo che rappresenta un stimolo in più per eliminare quei chiletti di troppo, ma senza una dieta equilibrata e dell’esercizio fisico resta solo un’immagine di come potresti essere…

Gli editori pensano agli eBook gratuiti

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Si parla molto di libri elettronici ultimamente e c'è un nuovo possibile approccio all'orizzonte: e-book gratuiti ma con la pubblicità. Intanto nella guerra degli e-reader spunta NookColor, la tavoletta a colori di Barnes & Noble.
Annunci pubblicitari - L'editoria, almeno negli Stati Uniti, ha sterzato decisamente verso il digitale. Aumenta il numero di titoli in versione elettronica, ma i prezzi degli e-book non sono sempre concorrenziali come testimonia il caso dell'ultimo romanzo di Ken Follett “La caduta dei giganti” venduto su Amazon a 19,99 dollari contro i 19,39 del libro tradizionale. Ecco allora che spunta all'orizzonte l'idea di regalare gli e-book ma infarciti di pubblicità. Questo nuovo approccio permetterebbe ai lettori una scelta maggiore e c'è già Wowio, editore specializzato in fumetti e graphic novel, che sta tentando questa strada.
Anti-kindle - Intanto Barnes & Noble annuncia NookColor, la versione con schermo a colori del suo e-reader. NookColor, con sistema operativo Android, si presenta con un display touch da 7 pollici con un'ottima risoluzione da 1024×600 che assicura una visione perfetta anche di immagini e video. Dotato di connessione Wi-Fi, il NookColor ha anche una spiccata vocazione social visto che ti permette, mentre scorri le pagine di un libro, di condividere in tempo reale i passaggi che più ti colpiscono con i tuoi amici di Twitter, FaceBook o via email. L'e-reader di Barnes & Noble sarà in vendita dal 15 novembre al prezzo di 249 dollari.

I guanti per il touchscreen

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Con l’arrivo della stagione fredda spuntano anche i prodotti per farti usare il touchscreen dei tuoi device preferiti pure con il gelo: ecco i guanti sensibili per i polpastrelli.

“Arriva un nuovo prodotto per chi vuole usare lo schermo touch anche al freddo”


Freddo alle dita – Tra i primi che hanno pensato a risolvere il problema dell’uso di device con funzionalità touch all’aperto e col freddo, c’è la nota marca di abbigliametno The North Face, che lo scorso anno ha lanciato gli Etip gloves: guanti in grado di proteggere le tue mani, senza compromettere l’uso dell’iPhone e dei suoi simili. Infatti hanno il pollice e l’indice ricoperti di un materiale che conduce elettricità anche attraverso la stoffa.


Nuovi guanti – Ora anche gli americani di Agloves hanno messo in commercio un guanto che permette di usare i dispositivi “touch”, per mezzo di un’aumentata area di tessutto sensibile. Sono costruiti con uno speciale nylon a filo d’argento, che aumenta la conduzione elettrica dell’intero guanto e non solo sulla punta delle dita.


Bioelettrici - Gli Agloves trasferiscono la bio-elettricità della pelle direttamente al touchscreen. Anche nel caso in cui i polpastrelli abbiano poca “carica elettrica”, come nei momenti di freddo intenso o quando si ha la pelle secca: l’argento all’interno del guanto carica le dita dell’elettricità raccolta sull’intera mano e mantiene viva la funzionalità. Dato che l’intera stoffa del guanto è rivestita dal materiale, si possono usare tutte le dita e non solo indice e pollici. Molto utile anche per digitare sulle tastiere touch Full Qwerty, come quella dell’iPad.

Il gadget per usare l’aspirapolvere sul cane

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Che Dyson sia un’azienda innovativa è indubbio, ma dell’ultimo gadget che ha presentato a Londra se ne sentiva davvero il bisogno: l’accessorio aspira peli per animali domestici, che si collega all’aspirapolvere.

“In primavera arriva un accessorio per aspirare i peli superflui degli animali da compagnia”
Felice il padrone – L’azienda di aspirapolveri ha già in commercio alcuni modelli dotati di specifiche spazzole in grado di aspirare i peli dei compagni d’appartamento da tende, tappeti e tappezzerie del salotto. Ma l’ultimo ritrovato va ben oltre: aspira direttamente dal cane i peli e la pelle morta.
Spazzola per cani – Si chiama Dyson Groom e dovrebbe essere commercializzato durante la primavera del 2011, in linea con il cambio di stagione quando i piccoli animali domestici cominciano a cambiare il pelo. In pratica è una spazzola che si attacca al tubo di qualsiasi modello di aspirapolvere dyson e consente, tramite un fitto pettine con denti in acciaio, di spazzolare e cardare il pelo del cane, aspirando i peli morti e pulendo l’epidermide dell’animale.
Presentazione dal vivo – Il nuovo accessorio è stato presentato nei giorni scorsi a Londra, con una presentazione con prova nel quartier generale dell’azienda. Complice un Labrador, che si è fatto gentilmente aspirare davanti ai presenti, senza essere intimorito dal rumore dell’elettrodomestico. Merito di un tasto sull’accessorio, che permette di controllare la pressione dell’aspirazione, così non causa shock o danni all’animale da compagnia.

I centotré pollici di Panasonic ora sono 3D

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Panasonic ha fatto delle tre dimensioni il suo cavallo di battaglia. L'ultimo annuncio riguarda un immenso modello al plasma che infrange tutti i record possibili e immaginabili, anche quello del prezzo.

“Costa 70mila euro, spicciolo più spicciolo meno”
Nuovo record - Panasonic, a quanto pare, ha il pallino delle dimensioni in tutti i sensi. Non ci siamo ancora ripresi dall'annuncio del plasma 3D TH-152UX1 da ben 152 pollici (386 cm), che il produttore giapponese rilancia con un nuovissimo modello al plasma da, udite udite,103 pollici.
Prezzo da capogiro - Si tratta del Panasonic TH-P103MT2, erede del modello PDP HF TV da 103 pollici lanciato nel 2006, che si arricchisce del Full HD e delle tre dimensioni. Uno schermo a dir poco immenso che offre un rapporto di contrasto di 5000:1. Se foste interessati sappiate che le ordinazioni si aprono domani. Quanto costa? Altro record: 8.5 milioni di Yen pari a circa 70mila euro, spicciolo più spicciolo meno.

Arriva la materia programmabile: si piega da sola e cambia forma

Materia programmabile
Ingrandisci la foto

 
 

















Un team di ricercatori del MIT ha messo a punto una lastra di materiale sintetico capace di assumere da sola le forme più diverse. Servirà per mettere a punto attrezzi multiuso capaci di cambiare forma e funzione e dispositivi per i non vedenti. (Focus.it, 2 luglio 2010)

Non c'è trucco non c'è inganno: il foglio che vedete nel video qui sotto si piega da solo e in pochi secondi può assumere la forma di una barchetta o di un areoplanino. Bello, ma a cosa serve? Secondo i ricercatori che lo hanno messo a punto è il primo passo verso la realizzazione di macchine capaci di cambiare forma, proprio come i Trasformer dei cartoni animati giapponesi.   


Origami hi-tech
Questa lastra di materia programmabile è stata realizzata da un team di ricercatori del MIT e dell'Università di Harvard: si tratta di un foglio di fibra di vetro che al passaggio di una corrente elettrica si piega secondo uno schema predefinito per dare forma ad oggetti e animali in perfetto stile origami.
Daniela Rus e i suoi collaboratori hanno realizzato una lastra in fiberglass spessa appena mezzo millimetro e composta da centinaia di triangolini di circa mezzo centimetro di lato. Nel materiale hanno inserito delle strisce indeformabili di nickel e titanio larghe come un capello e hanno ricoperto l'intero foglio con un sottilissimo laminato di rame che serve da conduttore. Applicando una corrente elettrica alla lastra di rame, le strisce di nickel e titanio si scaldano. Raggiunta una temperatura di circa 70°C si piegano e con loro l'intero foglio. Disponendo opportunamente i capillari in nickel-titanio è possbile far assumere al materiale qualsiasi forma si desidera.
"Invece che avere una cassetta piena di attrezzi diversi come cacciaviti e chiavi inglesi, sarà sufficiente avere con sè qualche foglio di questo materiale opportunamente programmato e una batteria per creare sul momento l'arnese necessario per uno specifico compito"

Se l'avesse avuto MacGyver...
Ma nel concreto, questa materia programmabile a cosa potrebbe servire? I ricercatori hanno identificato diverse applicazioni pratiche:
- chiavi inglesi o a tubo che possono assumere forme e misure differenti
- scaffali che possono essere ripiegati o estesi a seconda delle necessita con un click su un interruttore
- display tridimensionali per fornire informazioni tattili ai non vedenti
- un attrezzo multiuso che, come un coltellino svizzero, può trasformarsi in chiave inglese, treppiede, antenna o bastone.
Fino ad oggi gli scienziati hanno realizzato fogli in fibra di vetro con 32 pieghe, che possono dare forma a barchette e aeroplanini, ma ora vogliono mettere a punto un algoritmo della piega che permetta di realizzare oggetti più grandi e utili. Al momento il sistema di piegatura è controllato via cavo da un computer ma i ricercatori stanno pensando di sviluppare degli adesivi contenenti l'intero circuito elettrico (lamina di rame e strisce di nickel-titanio) da applicare sui vari materiali da piegare. A seconda della forma desiderata basterà cambiare l'adesivo, dare corrente e lasciare che la fisica faccia la sua magia.

Più successo con le donne se hai l'iPhone

ragazzo ragazze iphone 619x400

Ma dai, davvero l'iPhone ti regala qualche chance in più con il sesso opposto? Secondo un'indagine condotta da OKCupid.com, un sito di appuntamenti online, sembrerebbe che i possessori del melafonino se la spassino a letto di più rispetto ai “colleghi” con Blackberry e Android.

“In media, un trentenne con iPhone si è portato a letto almeno 10 donzelle”
Mela del desiderio - Che dici, sarà il suo touch sensuale e vellulato a renderlo irresistibile? Chissà, intanto le statistiche di OKCupid.com parlano chiaro: chi ha un iPhone è più attivo tra le lenzuola, e con più partner sessuali diversi, rispetto a chi possiede un BlackBerry o uno smartphone con Android. Sui 9.785 possessori di cellulari interpellati dal sito di dating online , è risultato che un (fortunato) possessore maschio di melafonino sui trent'anni ha avuto una media di 10 partner del gentil sesso, mentre le coetanee Apple ne hanno conquistati addirittura 12,3 (chissà cosa indicherà quello 0,3…).
BB e Android - È andata meno bene a chi comunica con un BlackBerry e un Android. I maschi fedeli al marchio RIM si sono dovuto accontentare solo di 8,1 donne, mentre il gentil sesso si è comportato un po' meglio rimorchiandone con successo 8.8. Davvero sfigati e sfigate, infine, i fan di Google che non sono andati rispettivamente oltre le 6 fanciulle e i 6.1 maschietti. Non pervenuti in classifica Nokia, Samsung, Motorola & Co. Che dici, non saranno stati in grado di rimediare neanche un appuntamento?!?!
Reflex do it better - OKCupid non solo rivela qual è lo smartphone che ti regala qualche chance in più a letto, ma anche le fotocamere digitali che riescono a catturare meglio il tuo profilo migliore. Da un'attenta analisi sulle 552.000 foto degli utenti registrati, le reflex si sono rivelate di gran lunga le migliori con in testa le Panasonic seguite a ruota dai modelli di Canon, Pentax, Nikon, e Sony. Cupido ti consiglia di non usare il flash perché ti invecchia di almeno sette anni e soprattutto di stare alla larga dall'obiettivo dei cellulari, a meno che non usi un iPhone…

Toshiba mette la batteria nelle TV

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3D, schermi sempre più grandi, funzioni web innovative. Di tutto di più, o quasi! C'è però ancora un piccolo dettaglio che ancora mancava nelle pluri-accessoriate TV a schermo piatto, ossia delle batterie ricaricabili. Ci ha pensato Toshiba.

“La batteria interna ricaricabile offre un'autonomia di circa due ore”
Film in riva al mare - Se ci pensi, l'idea non è affatto male. Ammettiamo che un giorno volessi guardarti un bel film o la partita della tua squadra del cuore, e non sto parlando di uno schermino da qualche pollice, Toshiba ha risolto il problema della corrente elettrica: la nuova famiglia di Toshiba Power TV a Led è alimentata da una batteria interna ricaricabile che offre un'autonomia di circa 2 ore.
Super power - L'azienda giapponese ha annunciato tre modelli della famiglia Power TV con schermi da 24 (PB1), 32 (PC1) e 40 pollici (PS1) che saranno in vendita inizialmente nei Peasi del del Sud Est asiatico con prezzi che vanno dai 190 ai 400 dollari massimo. Tutti i modelli Toshiba Power TV sono inoltre dotati della tecnologia “Auto Signal Booster”, che migliora la qualità del segnale video, e “Auto View”, che ottimizza le immagini in base alle condizioni di luce ambientale.

Auto elettriche: ma quanto durano le batterie?

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Chi per lavoro - o anche per passione - non può fare a meno del cellulare, conosce bene l'importanza d'avere sempre a disposizione una batteria di scorta e spesso al momento dell'acquisto di un telefonino nuovo si preoccupano di richiederla. Per analoghi motivi, altri sanno quanto sia importante guidare un'automobile con un'ottima autonomia; ma provate a pensare al futuro, quando tutti i veicoli diventeranno prima ibridi, poi completamente elettrici e le due diverse esigenze si fonderanno insieme indissolubilmente; per non parlare della durata di vita di questi accumulatori, perché di norma non si cambia macchina prima di un paio di revisioni.

Per quanto tempo funzionano, quindi, le batterie delle automobili elettriche? La risposta è piuttosto banale: nessuno lo sa con certezza! Già, sembra incredibile che marchi del calibro di Toyota, Nissan e Chevrolet - giusto per citarne alcuni - puntino con decisione in questa direzione, senza sapere precisamente cosa li attenda, eppure un'analisi approfondita e test adeguati richiederebbero quasi un decennio e con il ritmo forsennato del mercato globale nessuno potrebbe permetterseli oggi. A breve, però, farà il suo esordio l'attesissima Volt, il primo veicolo in grado di generare energia autonomamente e di percorrere oltre 500 km senza rifornimenti, e siamo certi che non potrà essere uno spericolato salto nel buio. A Detroit, infatti, dalla fine del 2007, anno in cui sono stati prodotti i primi pezzi della batteria utilizzata, si sono susseguite ininterrottamente centinaia e centinaia di prove di laboratorio, dove il loro funzionamento è stato collaudato nelle condizioni più disparate, dal freddo più glaciale al caldo più torrido, 24 ore su 24 per 7 giorni alla settimana: i dati raccolti sono stati talmente incoraggianti da indurre Chevrolet a garantirle per 8 anni o 150.000 km e ovviamente, per non essere da meno, anche Nissan ha deciso di adeguarsi.
Per una tecnologia che è appena agli esordi, questo è assolutamente rassicurante e non c'è dubbio che la prospettiva di costi di manutenzione pressoché nulli, per quanto riguarda il motore, sarà un forte incentivo per gli acquisti; ma la spinta decisiva verrà data dai VIP, che potranno trasformare queste nuove auto elettriche in una vera e propria moda, come accadde in passato con Leonardo DiCaprio e la Toyota Prius, ed a quel punto si convinceranno anche chi non ha una coscienza ecologica propriamente spiccata e tutte quelle persone la cui unica preoccupazione è di essere "à la page".

Facebook: L'applicazione truffa che ti frega i dati

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Ci risiamo! Altra applicazione che ti promette di scoprire chi ha visitato il tuo profilo di Facebook e intanto ti frega i dati personali.

“Se cedi alla curiosità, Profile Watcher pubblica sulla tua bacheca ogni sorta di pubblicità”
Attento all'OMG OMG - Se installi un'applicazione per Facebook che ti dice… “OMG OMG OMG... I cant believe this actually works! Now you really can see who viewed your profile!" seguito da un link, non è un buon segno. L'allarme arriva dal blog di Sophos, produttore di software per la sicurezza informatica, che punta il dito contro “Profile Watcher” di ProfileSpy che ha già fregato oltre 60.000 utenti.
Profilo in pericolo - L'applicazione fraudolenta promette di soddisfare una delle richieste più ambite dai molti utenti di Facebook: scoprire chi ha visitato il loro profilo. Una volta che però hai fatto clic sull'invitante annuncio, scatta la trappola: Profile Watcher ti chiede di accedere alle tue informazioni personali. Se accetti, non solo non soddisfa la tua curiosità, ma ti colpisce alle spalle fregandoti informazioni personali e pubblicando sulla tua bacheca ogni sorta di immondizia, nella migliore delle ipotesi pubblicità da far circolare tra i tuoi amici. Quindi, ancora una volta, attenzione alle applicazioni che ti promettono di diventare un social 007.

La nuova canzone "Hold My Hand" di Michael Jackson

michael jackson ballo

Dopo il primo singolo "Hold My Hand" arrivano nuovi assaggi dell'album inedito di Michael Jackson: il postumo "Michael" si scopre a piccoli passi, online .
Collezione di Michael - La ballata "Much Too Soon" che è la decima traccia dell'album è disponibile su Ping, il servizio social di iTunes, dove viene descritta come la miglior conclusione di una copilation a dir poco stellare.
Ballata per amore - La canzone è una ballata acustica, dove Michael, accompagnato dalla chitarra, canta la mancanza d'amore, che gli viene rifiutato. Le parole del ritornello di Jackson danno il titolo al singolo: "Ma credo di aver imparato la mia lezione troppo presto”. Secondo le opinioni e la descrizione che compaiono su Ping, la canzone fu scritta dal Re del Pop e dal suo co-produttore John McClain ai tempi di “Thriller”: Jackson ha sempre amato questa composizione, ma non ha mai trovato la giusta collacazione per essa, ecco perché non fu mai pubblicata.
Antipasto dell'album - Il singolo "Much Too Soon" segue il duetto con Akon "Hold My Hand", che ha debuttato la scorsa settimana. E, insieme alla traccia dance "Breaking News", diventa il terzo assaggio dell'album "Michael" che arriva nei negozi il prossimo 14 Dicembre.

Gli uomini vogliono Android, le donne iPhone

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Secondo una ricerca di Nielsen pubblicata in questi giorni esiste una divisione di genere nella scelta del sistema operativo del telefonino.

“Una ricerca mostra le preferenze del pubblico americano a proposito dei telefonini”
Uomini e donne – Dopo aver intervistato da agosto ad ottobre circa 9,200 individui negli Stati Uniti, i risultati parlano di una differenza di scelte in base al sesso: il 33% degli uomini ha dichiarato di volere un cellulare ocn Android, piazzando solo al secondo posto l’iPhone di Apple, con il 29% delle preferenze. Al contrario le donne sceglierebbero il melafonino: il 31% delle intervistate ne vorrebbero uno, mentre il 23% afferma di preferire l’iPhone ad altri tipi di telefoni mobili.
Terzi incomodi – Il BlackBerry mostra di piacere ad entrambi i sessi: il 12% dei due generi ammette di preferirlo ad altri modelli, mentre Windows Mobile è più attraente per un pubblico maschile (7,4%), contro quello femminile (5,8%). La ricerca ha anche mostrato la divisione del mercato americano ad Ottobre 2010: BlackBerry e iPhone occupano il 28% dello spazio, mentre i cellulari con Android il 23%. Windows Mobile ha raggiunto il 14%, mentre Palm meno del 2%

I tuoi amici online saranno dei Bot

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Quanti degli amici su Facebook e Twitter sono persone reali e quanti invece dei “bot” creati da computer? Entro il 2015 gli utenti virtuali saranno un decimo, secondo una ricerca online.

“I dati prevedono che nei prossimi 5 anni aumenteranno gli amici virtuali”



 
Facebook e Twitter commerciali – Sui social network più diffusi il fenomeno è già in atto e andrà ad acutizzarsi entro i prossimi 4/5 anni: secondo la società Gartner entro il 2015 un decimo dei tuoi amici online potrebbe non essere umano. Gartner prevede una crescita di quegli utenti chiamati "social bots", ovvero persone virtuali, create in automatico da computer e utilizzati da marchi e società per attrarre i consumatori.


Interazione personalizzata - Si nota una crescita di software automatici e social bots che sono in grado di interagire a diversi livelli, con gli utenti dei social network e gli appartenenti alle community: questi utenti fittizzi sono anche in grado di interagire personalmente ed individualmente, secondo il report di Gartner.


Amici online - Secondo la ricerca i bots diventeranno così comuni in futuro che la stima è di 10% di amici online non umani, per ciascun appartenente a un network sociale. Secondo AllFacebook l’utente medico con 500 amici online, potrebbe dunque avere almeno 50 contatti che in realtà non sono persone reali.

Wikileaks “cacciato” da Amazon

Com’era lecito attendersi dopo la pubblicazione dei documenti segreti USA, Wikileaks non sta godendo di vita facile. Il sito di Julian Assange è sotto attacco DDoS da diversi giorni (non si sa ancora bene da parte di chi) e ciò ha spinto i suoi responsabili a cercare delle soluzioni alternative.
Ieri, a seguito di un ennesimo attacco della portata di ben 10Gbit/s (insopportabile per chiunque), Wikileaks è stato spostato sui server di Amazon, sulla piattaforma di cloud computing Amazon EC2 per essere precisi, ma l’asilo non è durato molto.


Secondo le ultime cronache provenienti dalla galassia Wikileaks, nelle scorse ore Amazon – probabilmente intimorita dal verificarsi di attacchi denial of service verso i suoi server – avrebbe infatti “cacciato” il discusso sito di Assange dalla sua piattaforma e spinto quest’ultimo fra le braccia di Bahnhof, l’hosting-bunker svedese usato in precedenza da WikiLeaks.

La reazione dei responsabili di Wl all’avvenimento è stata affidata a Twitter, dove in serata sono comparsi messaggi del tipo “Se Amazon è così a disagio con il primo emendamento, dovrebbe uscire dal business della vendita di libri” e sono stati annunciati nuovi investimenti per il sito in Europa ([…]our $ are now spent to employ people in Europe).
Al momento in cui scriviamo, Wikileaks.org sembra accessibile e funzionante ma non sappiamo fino a quando durerà. Gli attacchi DDoS potrebbero riprendere ed essere più forti di quelli attuati finora (qualcuno dice da parte di governi poco contenti delle notizie pubblicate) e il destino del sito, così come quello del suo fondatore che è ricercato dall’Interpol per un’accusa di molestie sessuali (almeno ufficialmente), è sempre più incerto.
Come andrà a finire tutta questa storia? Bravo chi lo sa. Intanto, preparatevi perché ne sentiremo di sicuro delle belle… o delle brutte, dipende dai punti di vista.

mercoledì 1 dicembre 2010

Scarica la versione portatile di CCleaner!


Se siete alla ricerca di un buon programma gratuito, che vi permetta di ripulire il vostro sistema da file inutili, come ad esempio file temporanei da internet, file di registro di Windows ed altro, vi consiglio CCleaner.
CCleaner oltre ad essere lo strumento più efficace in questo settore è attualmente disponibile anche in versione portable, (che non richiede installazione) e può essere trasportato su chiavetta USB o su CD per essere utilizzato su qualsiasi computer. Il software è gratuito e non ha bisogno di installazione.

Conoscere le città di tutto il mondo con: InTheMo


Per gli amanti dei viaggi e per tutti coloro che vogliono conoscere tutte le città del mondo segnalo InTheMo.
InTheMo è una valida e curiosa applicazione web che, in forma sgargiante ed ordinata, permette di trovare centinaia di informazioni, video e foto per conoscere i posti più belli del mondo. Uno strumento ideale per chi vuole intraprendere un viaggio, ma ancora non ha deciso dove andare. Oltre alle foto ed ai video il sito è ricco di informazioni relative al turismo, agli alberghi, ai ristoranti, ai negozi e dei luoghi da visitare.

Link | InTheMo

Scooter subacqueo

HydroBOB, lo scooter subacqueo a batteria.
Scarica
Vorreste trascorrere il Capodanno esplorando i fondali marini di qualche località esotica? Da oggi non è più necessario fare un corso per immersioni. I più pigri e fifoni potranno sempre immergersi fino a circa 7 metri di profondità in sella a HydroBOB, una specie di "scooter" sottomarino che funziona a batteria e permette di respirare comodamente anche senza maschera. Basta infilare la testa in quel grande "casco" in materiale acrilico e si ha ossigeno a disposizione per un'ora, nonché la possibilità di girarsi per dare un'occhiata attorno e ammirare il panorama. Secondo Andrew Sneath, il suo inventore, per imparare a "domare" un HydroBOB bastano solo 10 minuti. Per farlo però, è necessario recarsi presso una delle selezionate località turistiche di Florida, Australia e Bahamas che ne hanno acquistato uno: lo scooter al momento non è in vendita ai privati.

WikiLeaks si prepara a colpire le banche

I prossimi soggetti da colpire, stando a quanto afferma Julian Assange, sono i grandi del sistema bancario mondiale, che nascondono segreti che il mondo non deve sapere.

“Le rivelazioni saranno su una dei maggiori istituti di credito Usa”


Due ore di dialogo - In un'inedita intervista con un giornalista di Forbes, della durata di ben due ore, Julian Assange, il creatore di WikiLeaks, il sito più attuale del momento spiega quali sono le sue prossime strategie per le delazioni globali: vuole colpire le banche.
Incontro segreto - Il contemporaneo Robin Hood dell'informazione viaggia sempre in gran segreto ed è molto dificile incontrarlo di persona, ma in una lungo dialogo con la rivista americana, Assange si sbottona e illustra i prossimi obiettivi del suo sito. Dopo aver svelato 76,000 segreti della guerra in Afghanistan, 392,000 documenti sulla guerra in Iraq e i recenti 250,000 cartogrammi della diplomazia americana che stanno svergognando i governi di tutto il pianeta, si prepara a infierire sul sistema bancario, da sempre deus ex machina delle dinamiche mondiali.
Documenti condivisi - Julian Assange annuncia come “MegaLeak” i documenti in suo possesso che, dopo una fuga di notizie per merito di una talpa, come avvenuto in precedenza, prospetta di mostrare al mondo. Le informazioni riservate riguraderebbero una delle maggiori banche degli USA, coinvolta in loschi traffici economici. I documenti che pubblica WikiLeaks vengono pubblicati online e spediti in anteprima ai maggiori netowrk e media mondiali. Nel recente caso dei documenti diplomatici americani, i documenti e le anticipazioni sono stati inviati con delle poco tecnologiche chiavette USB a Der Spiegel, il Mundo e altri grandi dell'informazione, nessuno di questi è un media italiano.
Server nascosti - In queste ore si è accesa una vera diatriba circa i server e i computer che nascondo i files pubblicati da WikiLeaks, sottoposti ad attacchi informatici da parte del governo USA nel tentativo di celare la vicenda. A quanto pare i file sono distribuiti con la piattaforma Tor, da cui risulta impossibile determinarne la provenienza dei computer che ospitano i documenti: la posizione può cambiare ogni tot di minuti e pertanto non è rintracciabile.

Microsoft - Brevettato il touchscreen in rilievo!

Microsoft ha appena registrato un brevetto che spera possa rivoluzionare il mondo dei dispositivi touchscreen.

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La notizia è apparsa su New Scientist, in un articolo che spiega anche il funzionamento della tecnologia. Lo schermo ha un ulteriore strato di celle plastiche sensibili alla luce ultravioletta emessa dallo schermo, della dimensione di un pixel, le quali, se stimolate, si estendono verso l'esterno divenendo sensibili al tatto.
Se la tecnologia potesse essere applicata con successo, si aprirebbero ampi spazi di miglioramento per i dispositivi touchscreen, a partire dalla possibilità di utilizzo da parte dei non vedenti grazie a scritte in codice Braille, oppure con l'utilizzo di tastiere "on-demand" utili solo quando servono e in grado di velocizzare l'inserimento del testo mandando in pensione le tastiere tradizionali.

Insomma, ci sono delle prospettive promettenti, anche se al momento Microsoft ipotizza un uso di tale tecnologia solo su schermi touch piuttosto ampi - come il Surface - sui quali sia più semplice depositare la superficie di polimeri attivi.
 
Per i nostri smartphone dovremo quindi aspettare ere geologiche, se mai si arriverà a una soluzione!

Creare Fotomontaggi OnLine

Creare fotomontaggi è un ottimo passatempo per sperimentare la nostra creatività. Online si trovano diversi programmi utile allo scopo, che in pochi semplici passi permettono di creare fotomontaggi gratis.


fotomontaggi online

Tra tutte questi servizi, appare anche Pixiz ( www.pixiz.com ).
Pixiz è un applicazione online pratica e semplice, che renderà perfetti i vostri fotomontaggi.
BUON DIVERTIMENTO

Adsl Test: Ecco Come Misurarla (E Annullare Il Contratto)

 

È arrivato il primo software istituzionale in Europa, disponibile per gli utenti italiani che vogliano mettere alla prova il proprio provider Internet di rete fissa.
La velocità della vostra postazione fissa vi sembra sensibilmente inferiore a quella pubblicizzata dall’operatore con cui avete stipulato il contratto?


Con il software dell’Agcom Ne.Me.Sys, si può adesso verificare la velocità ADSL reale della propria connessione Internet.
Il risultato ha valore legale e può essere usato per reclamare o recedere dal contratto senza penali. Vediamo come funziona.

Il programma consente non solo di misurare la velocità (Adsl, WiMax, fibra ottica) ma anche di disdire dal proprio contratto senza penali, se i risultati deludono le promesse degli operatori.
Questo perché, appunto, è un software istituzionale: voluto e coordinato da Agcom (Autorità garante delle comunicazioni), realizzato da Fub (Fondazione Ugo Bordoni, un’istituzione sottoposta alla vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico), con la collaborazione dell’ Iscom (Istituto operante nell’ambito del Ministero dello Sviluppo Economico in qualità di organo tecnico-scientifico).
Insomma, tanti nomi grossi per partorire, in tanti mesi e dopo numerosi ritardi (sarebbe dovuto uscire a fine ottobre) il software Ne.Me.Sys. Sta per Network Measurement System ma lascia pensare possa significare anche vendetta (nemesis) contro il proprio deludente operatore.

Il software va scaricato dal sito ufficiale Misurainternet.it. Analizza alcuni parametri della connessione: velocità di trasmissione dati in download e upload, tasso di insuccesso nella trasmissione, ritardi di trasmissione, tasso di perdita dei pacchetti.

Già quest’analisi dettagliata lo distingue dalla maggior parte dei software o siti test già disponibili (come Isposure, Speedtest.net), che di solito sono concentrati su velocità di download (più di rado anche upload) e i ritardi (latenza). Agcom dichiara inoltre che il loro è il software più affidabile, perché funziona in stretta collaborazione con gli operatori.

I server del progetto, che misurano la connessione dell’utente, sono posti infatti nei punti fisici di interscambio tra le reti dei vari operatori.
Come già detto, è inoltre il solo software i cui risultati possono essere utilizzati dall’utente per disdire il proprio contratto Internet senza penali (risparmia circa 40-60 euro, a seconda dell’operatore).
A questo scopo, bisogna confrontare i risultati del test con le promesse minime degli operatori, qui riassunte. Come si vede, per connessioni a 7 Megabit di solito gli operatori s’impegnano a dare almeno 2,1 Mbps, quindi il diritto alla disdetta gratuita scatta solo se il software rileva una valore inferiore a quella velocità (o ad altri parametri monitorati).

Il rovescio della medaglia è che l’utente deve fare un lungo periodo di test in cui in pratica non può usare il pc, in modo da non alterare i risultati. Si legge nel sito: “ ogni sessione di misura dura un minimo di 24 ore (massimo 3 giorni) durante le quali si dovrà mantenere il pc su cui è stato installato il software di misura sempre acceso, limitare l’uso di ogni genere di applicativi, tenere collegato il pc al modem tramite cavo ethernet, tenere spento il collegamento Wi-Fi tra pc e modem, tenere spenti altri pc, nonché IPTV e VoIP (se presenti)”.
È lo scotto da pagare per avere risultati che hanno valore legale.
Un altro limite è che per ora il software non funziona con Fastweb. Un problema dovuto alla particolare rete di quest’operatore (che è come una grande Lan) e che verrà risolto probabilmente entro dicembre, a quanto risulta.

Guarda la Vdeo presentazione Passo passo:

http://www.youtube.com/watch?v=ewX-TFrcCa4&feature=player_embedded

Internet un Diritto Costituzionale in Italia? Firma la Petizione di Wired Italia






Far diventare Internet un diritto costituzionale.

Questa la proposta lanciata ieri da Wired Italia e dal giurista Stefano Rodotà durante la prima giornata dell’ Internet Governance Forum.

L’Articolo 21-bis, che amplia l’articolo 21 sulla libertà di stampa, redatto dal giurista ( qui è possibile firmare la petizione per sostenere l’iniziativa) recita:
“ Tutti hanno eguale diritto di accedere alla Rete Internet, in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale“.
Le 27 parole che avete appena letto sono state scritte dal costituzionalista Stefano Rodotà, e lette solennemente il 29 novembre 2010 all’Internet Governance Forum di Roma. Noi auspichiamo che aprano una discussione vera sul senso profondo della Rete e che, con i miglioramenti che il dibattito porterà, entrino presto nella Costituzione italiana.

Wired.it ha sondato il parere dei politici italiani in merito.
Alcune dichiarazioni:
“ Sono d’accordo con quanto proposto da Rodotà e Wired. Internet è uno strumento di istruzione, cultura e conoscenza e, in quanto tale, è già presente implicitamente nella Costituzione italiana. Renderlo un diritto vorrà dire confrontarsi con problemi di gerarchia rispetto ad altri diritti, come quello di ricevere acqua pubblica, che in alcune parti d’Italia non sono assicurati“, ha dichiarato Linda Lanzillotta, esponente di Alleanza per l’Italia.

Secondo Paolo Gentiloni, portavoce del Partito democratico, è “ una proposta azzeccata e giusta. Come tutte le norme presenti nella prima parte della Costituzione richiederà politiche impegnative per fare sì che venga attuata. Tutti i cittadini dovranno essere raggiunti dalla Rete, obiettivo che impone il superamento di ostacoli economici e sociali. È un nuovo diritto che dovrà coincidere con una nuova politica“.

Un parere contrario arriva direttamente dall’Internet Governance Forum, durante la sessione dedicata proprio alla politica. Si tratta del senatore Pdl Lucio Malan, che afferma: “ Internet è solo un nuovo modo di comunicare. Non c’è bisogno di un nuovo articolo 21, visto che l’attuale già comprende Rete e social network“.
Sempre in seno alla maggioranza, il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta non è stato raggiungibile per un commento. Nelle prossime ore attendiamo gli interventi di altri esponenti della politica nostrana.
“ Sono d’accordo con la proposta – ha dichiarato a Wired.it Luca Barbareschi di Futuro e Libertà -. È giusto che Internet venga riconosciuto costituzionalmente come un diritto di tutti i cittadini. Dal riconoscere la Rete come diritto a mettere tutti in condizione di connettersi, però, il passo non è immediato: sono necessari interventi e prese di posizione“.
Nel dibattito è intervenuto anche il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli: “ L’appello di Stefano Rodotà, per far diventare l’accesso alla rete un diritto costituzionale è interessantissima e va sostenuta

Appoggiamo in pieno questa iniziativa e vi invitiamo a fare lo stesso firmando la petizione.

Fonte: Wired articolo cc.

Nokia Situations e lo smartphone diventa intelligente

 
Non vi è mai capitato di entrare in riunione dimenticando di mettere il silenzioso o dimenticando di spegnere il telefono? Non vi è mai capitato di entrare in classe e fare la stessa cosa? Penso sia capitato a tutti, e l’idea di Nokia Situations è proprio quella di evitare questi spiacevoli inconvenienti fornendo allo smartphone la capacità di autogestirsi.

Questo è il progetto che Nokia sta cercando di sviluppare per fornire un ulteriore strumento professionale ai suoi utenti, tutto questo è dimostrato dall’ufficializzazione della prima versione beta di Situations, applicazione che permetterà di fare tutto questo.
Grazie a Situations potrete istruire il vostro cellulare a comportarsi in determinati modi a seconda della situazione in cui vi trovate; lo smartphone passerà quando necessario dalla modalità normale a quella silenziosa, accorgendosi che non è il caso d’interrompervi, rispondendo pure automaticamente alle chiamate perse via SMS, avvertendo che al momento voi non siete disponibili.
Gli “organi sensoriali” che avrà lo smarphone saranno il modulo GPS, che fornirà la vostra posizione, e la fotocamera e il microfono dello smartphone; la CPU riuscirà poi ad interpretare i segnali provenienti dagli organi sensoriali impostando i parametri ideali alla situazione in cui vi trovate. Inoltre a supporto dell’applicazione ci saranno anche altri software come agende da cui potranno capire quando avete impegni importanti.

Per poter usufruire delle funzionalità del programma l’applicazione dovrà essere lasciata aperta in background, in modo da poter agire in base alle esigenze del caso; l’intero sistema ovviamente è ancora in fase di test essendo appena uscito dai Nokia Beta Labs, però gli sviluppatori confidano in un notevole aiuto da parte degli utenti tramite i loro feedback e consigli.
Le piattaforme supportate sono Symbian 3 e Symbian S60 (3rd e 5th edition), e il download è disponibile nella pagina ufficiale di Situations.
Cosa ne pensate, sarà davvero utile? ma soprattutto funzionerà bene?

DAPlayer, un fantastico media player alternativo scaricabile gratuitamente ancora per poco!

Esistono numerosi ed appositi player grazie ai quali riprodurre tutti i vari ed eventuali file multimediali, sia audio che video, presenti sul proprio PC, tuttavia, nella maggior parte dei casi, si tratta di strumenti manchevoli del supporto per alcuni formati specifici, a patto, ovviamente, che non si disponga dei relativi codec installati.
Qualora foste alla ricerca di una valida risorsa in grado di colmare una carenza di tale tipologia e, per di più, specifica per la riproduzione dei file video in alta definizione, allora, di certo, è il caso di dare un’occhiata ad un più che promettente applicativo quale DAPlayer.
Si tratta, per l’appunto, di un player multimediale specifico per OS Windows che, mediante un’accattivante interfaccia utente, così com’è possibile notare dando uno sguardo all’immagine d’esempio, consentirà di riprodurre un enorme varietà di formati differenti e, nello specifico, quelli facenti riferimento ai file video quali blu-ray, AVCHD, TS, MKV, MPEG4, H264, oltre ad offrire un eccellente riproduzione dei DVD, ma anche dei CD musicali.

Per quanto concerne invece l’audio, nel dettaglio, DAPlayer integra il supporto multicanale su DTS, TrueHD, AC3/Dolby ed è inoltre in grado di gestire sino a ben 8 canali ed altre interessanti caratteristiche aggiuntive.
DAPlayer, tra l’altro particolarmente veloce e leggero rispetto a tutto quanto di analogo, viene equipaggiato di ben oltre 450 codec sia video che audio ed un ampio set di controlli altamente personalizzabili, tra cui la possibilità di impostare appositi tasti di scelta rapida, di settare le associazioni dei file e, inoltre, di catturare lo schermo, il che potrebbe rivelarsi utile, oltre che comodo, in diverse situazioni.
La versione completa di questo performante media player alternativo può essere scaricata in modo totalmente gratuito sino al 10 Dicembre 2010 (è il caso di affrettarsi ad effettuare il download!), successivamente, invece, sarà poi possibile acquistarla al modico costo di 30 dollari.

PsykoTube, visualizzare i video di YouTube utilizzando un nuovo motore di ricerca visuale

Passare parte del proprio tempo su YouTube alla ricerca di tutti i vari ed eventuali filmati d’interesse costituisce senz’altro una tra le attività maggiormente svolte fra la vasta e curiosa utenza, tuttavia, a lungo andare, la classica interfaccia del ben noto ed affermato servizio di visualizzazione video e la relativa modalità di navigazione potrebbero stancare.
In questi casi, allora, considerare l’idea di utilizzare un servizio quale PsykoTube appare senz’altro lecito!
PsykoTube, infatti, costituisce un nuovo e particolarissimo servizio web, ovviamente utilizzabile in modo completamente gratuito e senza dover effettuare alcun tipo di registrazione, che offre un modo decisamente alternativo di navigare tra i contenuti visuali di YouTube e, ovviamente, di dare uno sguardo a tutto quanto d’interesse.
Scopriamo insieme perché!

In effetti il servizio va a caratterizzarsi per la modalità ben poco comune che viene offerta per la navigazione tra i video di YouTube presentando un’apposita casella di ricerca posta direttamente nella parte alta della pagina web mediante cui visualizzare, sottoforma di anteprima, i risultati pertinenti ed in tempo reale man mano che vengono digitati i vari termini di ricerca.
Tutte le anteprime proposte saranno automaticamente avviate, passando poi con il mouse sopra ciascuna di essa sarà possibile ascoltarne l’audio, mentre invece cliccandovi su il video sarà visualizzato in HD andando ad occupare l’intera pagina web.
PsykoTube, dunque, non è altro che un motore di ricerca visuale, tra l’altro decisamente ben più veloce ed immediato rispetto a quanto offerto di default da YouTube, che, di certo, saprà ben attirare l’attenzione di tutti coloro che amano girovagare tra i contenuti visuali senza però dover perder troppo tempo.

Le rivelazioni di WikiLeaks

Il mondo delle News è alle prese, ancora una volta, con il ciclone WikiLeaks, uno dei siti che più dividono il mondo dell’IT, del giornalismo classico e che si fonda sui cardini dell’Etica Hacker. Lo “tsunami WikiLeaks” ha registrato un terremoto anche nel mondo hi-tech, svelando cosa accadde nel caso di cyber-spionaggio degli Usa ai danni dell’Onu (ai tempi del presidente George W. Bush), ma soprattutto l’origine del cyber-attacco subito da Google. L’intrusione nei server di Google ha mandanti che farebbero capo al Politburo di Pechino. I mandanti del cyber-attacco contro Google ed altri 34 colossi dell’IT in Silicon Valley sarebbero, dunque, politici. Vediamo però che cos’è il fenomeno WikiLeaks, il sito delle “fughe di notizie” al tempo della Rete.WikiLeaks avrebbe consegnato a un manipolo di giornalisti del New York Times, El Pais, Guardian e Der Spiegel circa 250mila file, riguardati l’ultimo triennio di relazioni diplomatiche fra gli Usa e il resto del mondo. L’ultima fuga di notizie promessa da WikiLeaks è stata definita “l’11 settembre della diplomazia“. Il sito hacker, guidato da Julian Assange, ha messo online 251.287 “cablogrammi diplomatici” spediti a Washington da: ambasciate, consolati e rappresentanze diplomatiche americane; più 8 mila “dispacci” fra il ministero degli Esteri Usa e le sue sedi diplomatiche.
Questa nuova montagna di file (la terza grande fuga di notizie, dopo i file sull’Iraq e sull’Afghanistan degli ultimi mesi) mette a nudo tanti episodi, tanti tic e manie degli uomini più potenti del mondo. Ma al mondo hi-tech mette nero su bianco anche un forte “sospetto

Mandanti politici al vertice di Pechino avrebbero diretto un’intrusione informatica ai danni dei sistemi informatici di Google (e di altre 34 aziende strategiche della Silicon Valley), forse rubando anche segreti industriali. Il famoso attacco costrinse Google a un braccio di ferro con Pechino sul tema della censura e dei diritti umani, poi conclusosi con un compromesso (da cui, per altro, è uscita vincente la cinese Baidu: Google ha infatti perso market share in Cina, a favore del motore di ricerca locale). A rilevare le origini del cyber-attacco contro Google sarebbe stata una fonte cinese all’ambasciata Usa di Pechino, in un telegramma riservato reso pubblico da WikiLeaks. Lo si legge sulle anticipazioni fornite dal New York Times online.
L’attacco a Google era nell’ambito di una campagna di sabotaggio informatico condotta da agenti governativi, esperti privati, cracker e “cybercrime” reclutato dal governo cinese, che fin dal 2002 avrebbe avuto accesso al sistema informatico del governo Usa e dei suoi alleati occidentali. Ma che cos’è WikiLeaks?
“: l’attacco a Google dello scorso metà gennaio (un cyber attacco definito sofisticato dagli esperti di McAfee) sarebbe stato orchestrato dal cosiddetto politburo cinese. 

Wikileaks è il trionfo della crittografia forte. Nel 1998 usciva in Italia uno dei libri più belli sulla crittografia, anonimato e privacy nelle Reti Telematiche: Kriptonite, di Joe Lametta (nome collettivo) - edizioni Nautilus. Questo libro spiega, a chi non si intende di sicurezza online, l’abc di temi complessi e ostici (di solito pane per i denti di fisici e matematici) come crittografia, Pgp (Pretty good privacy - la cifratura a doppia chiave, pubblica e privata), file system crittati, Anonymous remailer, Nym server, steganografia, telefonia digitale, crittata e counicazione via etere. Oggi possiamo aggiungere all’armamentario Tor e le ultime novità tecnologiche di un settore, da cui dipende la sicurezza online nell’e-commerce, la lotta alle cyber-intrusioni e molto altro ancora.
Dopo Kriptonite, ShaKe mandò alle stampe la storia di Phil Zimmermann che ebbe il merito di creare e distribuire il software a doppia chiave per la tutela della privacy, il PGP (Pretty Good Privacy). Poiché il governo americano gli impedì di comunicare all’estero la versione elettronica del software, Phil Zimmermann stampò una versione cartacea che portò fino ad Amsterdam senza essere fermato alle frontiere: e da lì il PGP dilagò. Qual è la forza di WikiLeaks?

Wikileaks è il trionfo della crittografia forte. Nel 1998 usciva in Italia uno dei libri più belli sulla crittografia, anonimato e privacy nelle Reti Telematiche: Kriptonite, di Joe Lametta (nome collettivo) - edizioni Nautilus. Questo libro spiega, a chi non si intende di sicurezza online, l’abc di temi complessi e ostici (di solito pane per i denti di fisici e matematici) come crittografia, Pgp (Pretty good privacy - la cifratura a doppia chiave, pubblica e privata), file system crittati, Anonymous remailer, Nym server, steganografia, telefonia digitale, crittata e counicazione via etere. Oggi possiamo aggiungere all’armamentario Tor e le ultime novità tecnologiche di un settore, da cui dipende la sicurezza online nell’e-commerce, la lotta alle cyber-intrusioni e molto altro ancora.
Dopo Kriptonite, ShaKe mandò alle stampe la storia di Phil Zimmermann che ebbe il merito di creare e distribuire il software a doppia chiave per la tutela della privacy, il PGP (Pretty Good Privacy). Poiché il governo americano gli impedì di comunicare all’estero la versione elettronica del software, Phil Zimmermann stampò una versione cartacea che portò fino ad Amsterdam senza essere fermato alle frontiere: e da lì il PGP dilagò. Qual è la forza di WikiLeaks?

Oggi i giornalisti più attenti dicono che, nel bene e nel male, WikiLeaks rappresenta una mutazione genetica del giornalismo. Forse non è vero che “nulla sarà come prima di ieri”, ma WikiLeaks rappresenta il definitivo “sdoganamento” della crittografia e delle tecnologie, al servizio di un giornalismo meno paludato e più basato sull’inchiesta, sul solco del giornalismo di Bob Woodward e Carl Bernstein. Non è né infoterrorismo info-vandalismo, ma neanche l’utopica Glasnost di Gorbaciov: è solo uno strumento (utile, se usato con intelligenza e verifica delle fonti) per il  New Journalism nell’era di Internet, dove anche il cyber-dissidente (cinese, americano, iraniano eccetera) è sempre pronto a dirvi la “sua verità”. Poi sta al giornalista valutare se è una cyber-bufala o se il materiale grezzo (raw information) fornito da WikiLeaks è credibile e degno di diventare materia e base per una grande inchiesta nell’era della Democrazia 2.0.
Infine una domanda d’obbligo. C’è un fil rouge che collega la Fondazione Wau Holland a Julian Assange di WikiLeaks? Se veramente esiste, il filo rosso ha un nome e cognome: Etica Hacker. Wau Holland, un hacker visionario e filosofo, morto nel 2001, dallo stile di vita francescano, ha contributo a offrire una declinazione social all’hacking del Chaos Computer Club (CCC). Le azioni del gruppo di Julian Assange, comunque le si vogliano etichettare, hanno lo scopo di dimostrare che l’informazione deve essere libera, non controllata e accessibile a tutti. L’Abc dell’Etica Hacker. Nel mondo dei Bit, anche questo è un contributo al giornalismo 2.0. Grazie alla crittografia, all’anonimato e a server sicuri.