venerdì 3 dicembre 2010

Apple brevetta il 3D di gruppo senza occhiali

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Ormai è solo questione di giorni e Toshiba lancerà i primi modelli di TV glasses-less: dei limiti di questa tecnologia abbiamo parlato ampiamente in passato, dalla posizione di visione così poco flessibile alle dimensioni estremamente ridotte degli schermi compatibili, per non parlare dei prezzi quasi proibitivi; del suo futuro, però, si sa poco o nulla, eccezion fatta per la nuova console portatile di Nintendo, il 3DS, il cui esordio è previsto per la primavera del 2011. Allo stesso modo, negli ultimi mesi stiamo assistendo all'evoluzione dell'iOS 4 e della Apple TV di terza generazione, ma tra iPhone, iPad e Cinema Display del 3D non c'è neppure l'ombra, nonostante l'estrema attenzione del marchio della mela verso tutto ciò che è trendy.
In verità, l'avevamo già ipotizzato: se fosse proprio l'autostereoscopia la grande novità nei prossimi prodotti Apple? E' vero, ci abbiamo fatto il callo alle sorprese di Steve Jobs, ma il dettaglio più curioso è che questo progetto giace impolverato da anni negli archivi degli uffici di Cupertino, poiché il brevetto in questione risale addirittura al lontano 2006 ed i ricercatori hanno avuto parecchio tempo per perfezionarlo. Ancor più interessante è che questo sistema dovrebbe essere completamente diverso da tutti quelli visti finora, in particolare perché consentirebbe una visione più confortevole in gruppo ed anche da posizioni non necessariamente ottimali. Il suo funzionamento è alquanto complesso: ci sono uno schermo, che, come nel caso di Toshiba, è coperto da microlenti trasparenti, un proiettore speciale, un sensore luminoso ed una sorta di webcam 3D; in questo modo, viene rilevata con precisione la posizione dei corpi degli spettatori - un po' come accade con il controller Kinect - e questa informazione consente, poi, di elaborare l'angolo di proiezione migliore affinché tutti riescano a percepire l'illusione, persino spostandosi all'interno della stanza.
Semplicità d'uso, assenza di occhiali, libertà di movimento ed esperienza tridimensionale di gruppo: i pregi di questa tecnologia sembrano innumerevoli; se ad essi uniamo il design, che certamente Apple curerà maniacalmente, e la qualità costruttiva, che da sempre la contraddistingue, allora il successo è servito. Ma attenzione, non è tutto oro quello che luccica: nel progetto viene indicato espressamente un apposito proiettore e proprio questo potrebbe essere l'ostacolo insormontabile che ad oggi ne ha impedito il lancio e che ha fatto sì che nessuno ne abbia ancora parlato, ad esempio, in riferimento all'iPhone 5G. Un sistema di questo tipo farebbe gola solo alle sale cinematografiche e queste non rientrano affatto nel target abituale della casa di Cupertino. Nonostante gli sforzi, quindi, il futuro delle TV glass-free rimane ancora incerto, ma la voglia di accantonare una volta per tutte gli occhiali 3D è davvero tanta...

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